Negli ultimi anni abbiamo provato spesso a descrivere situazioni complesse. Uno dei modi più significativi è stato il modello VUCA (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), coniato nel 1985 dagli economisti Warren Bennis e Burt Nanus nel libro Leaders. The strategies for taking charge. La tesi di fondo è che le aziende, management e leadership in primis, si trovano di fronte a sfide che posseggono le 4 caratteristiche delineate da uno scenario VUCA.
La percezione era che il mondo fosse volatile, incerto, complesso e ambiguo. VUCA. Da allora, il termine è stato usato per descrivere i cambiamenti tecnologici e culturali e il loro impatto sulla vita quotidiana delle persone e delle aziende.
Nel 2020, Jamais Caisco, antropologo, presenta un nuovo modello di lettura degli scenari attuali in Facing the Age of Chaos: lo chiama BANI, anch’esso un acronimo, sta per Brittle, Anxious, Nonlinear, and Incomprehensible.
In questo quadro la volatilità come la complessità sono elementi insufficienti attraverso cui capire cosa sta accadendo. Situazioni in cui le condizioni non sono semplicemente instabili, ma caotiche. In cui i risultati non sono semplicemente difficili da prevedere, sono completamente imprevedibili. Oppure, per usare il linguaggio particolare di questi framework, situazioni in cui ciò che accade non è semplicemente ambiguo, è incomprensibile.
Le caratteristiche di un mondo BANI:
B = Brittle - Fragile
Le catastrofi possono arrivare in qualsiasi momento e le imprese fragili si spezzano.
A = Ansioso
Viviamo in uno stato quasi permanente di ansia. La conseguenza è che, nella vita personale quanto nel lavoro, prendiamo decisioni in urgenza, tutte potenzialmente disastrose.
N = Non lineare
In un mondo non lineare, causa ed effetto sembrano disconnessi e sproporzionati, una pianificazione lunga non ha grande senso.
I = Incomprensibile
L’incomprensione si genera quando troviamo risposte, ma le risposte non hanno senso. Lì ci rendiamo conto che non abbiamo il controllo su tutto.
Caisco afferma che:
“L’attuale momento di follia politica, disastri climatici e pandemia globale dimostra l’esigenza di un nuovo modo di dare senso al mondo, il bisogno di un nuovo metodo o strumento per osservare le forme di questa era del caos. I metodi che abbiamo sviluppato nel corso degli anni per riconoscere e dare una risposta agli eventi dirompenti appaiono sempre più inadeguati, quando il mondo sembra precipitare"
Il framework BANI offre una lente attraverso cui vedere e strutturare ciò che accade nel mondo. I componenti dell'acronimo potrebbero persino suggerire opportunità di risposta:
- la fragilità potrebbe essere soddisfatta dalla resilienza e dall'allentamento;
- l'ansia alleviata dall'empatia e dalla consapevolezza;
- la non linearità richiederebbe contesto e flessibilità;
- l'incomprensibilità può essere dissipata con trasparenza e intuito.
Queste potrebbero essere più reazioni che soluzioni, ma in ogni caso suggeriscono la possibilità che si possano trovare delle risposte.
In Wyde pensiamo che la prima risposta sia la cura delle relazioni, non come ornamento, ma come cuore pulsante delle nostre organizzazioni. Ne avevamo già parlato con Massimo Recalcati.